Sarebbe bello che la festa della mamma non fosse considerata solo come quel giorno in cui
si ha il “dovere” di fare un regalo, di comprare un mazzo di fiori od un qualsiasi altro oggetto per sancire che quella domenica di quel giorno di maggio è il giorno a lei dedicato.
Sarebbe bello mostrar gratitudine, ogni volta che se ne presenta l’occasione, a colei che, più di chiunque altro, vive sulla propria pelle stati d’animo elevati alla massima intensità: la gioia per un traguardo raggiunto, la soddisfazione di un sogno realizzato ma anche il tremendo dolore di una perdita improvvisa o la tristezza di un mancato abbraccio.
Non c’è retorica nell’affermare che la mamma va ringraziata e festeggiata ogni volta che sorge il sole. Ogni volta, cioè, che ci regala la luce del giorno la “mamma” di tutti noi: Madre Terra. Ed allora, per noi che a Motus cerchiamo di non porre mai limiti alla riflessione e alla consapevolezza, la giornata dedicata alla mamma diventa anche un’altra splendida occasione per dire “grazie” a quella Madre Terra benedetta ogni qualvolta recitiamo la Meditazione sui Cuori Gemelli. Dire “grazie” a colei che rende ogni passo un percorso, che rende ogni sguardo una prospettiva, che rende ogni respiro un inno alla vita.
È, come sempre, una opportunità: quella di non fermarsi all’ovvio ma di andare oltre, nel profondo. Con la testa ed il cuore sgombro dai messaggi, spesso condizionanti, che arrivano dalla quotidianità. Basta questo per rendersi conto di quanto le nostre mamme e Madre Terra meritano il meglio che c’è. Ogni giorno, non solo una domenica di maggio…