«In Natura tutto parla, nonostante il suo apparente silenzio».
Non è semplicemente il claim di un pur atteso evento, il significato di una frase che, al contrario, apre un universo mondo di riflessioni legate al rapporto che, in tempi definiti “moderni”, “all’avanguardia”, “tecnologici” e quant’altro, siamo riusciti a mantenere con la fonte primaria della nostra esistenza. Ovvero la “casa” di quelle risorse vitali che sono l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco.
Ecco perché “Siamo” non è solo l’indicativo presente del verbo essere alla prima persona plurale. Abbiamo voluto mettere un bell’accento sulla I, immaginare una virgola subito dopo e rendere maiuscola la A: Sì, Amo. Ecco il vero significato. Restare per due giorni a contatto con la natura permetterà di capire se, dopo il vocabolo, abbiamo intenzione di metterci un punto interrogativo o, meglio, un punto esclamativo.
La chiave di lettura? Entrare in un dimensione nella quale dare grande importanza ad ogni respiro, ad ogni passo e ad ogni sguardo. Attorno a noi c’è un tesoro inestimabile ma non sempre ce ne rendiamo conto.
Riuscire a coglierne il valore, vuol dire anche imparare a trarre il massimo da ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Vuol dire dare un significato ad ogni cosa che pensiamo, diciamo e facciamo. Ben consapevoli che, nel momento dell’incertezza e del dubbio, basterà chiudere gli occhi ed immaginare di camminare sulla terra a piedi nudi, inspirando aria che ha un profumo unico nel suo genere ed ascoltando i mille gradevolissimi suoni con i quali Madre Natura ci ricorda che ciascuno di noi può, e deve essere difensore di un tesoro che niente e nessuno può defraudare.