Oggi è un giorno di festa. È il giorno lungo il quale ricorre il compleanno di Sathya Sai Baba,
fondatore del sistema educativo sui Valori Umani, Maestro Spirituale, Colui che indica o, per meglio dire, è la via per milioni di persone in tutto il mondo.
Ed anche se il 24 aprile di dodici anni fa, nella “sua” Puttaparthi, si elevò dalla vita terrena, i pensieri, gli insegnamenti e lo stile di vita per il quale si è prodigato lungo tutta la sua esistenza, creano, in moltissimi di noi, la sensazione che è sempre e comunque al nostro fianco. E quindi lo sarà anche in questo giorno a lui dedicato...se sapremo far fiorire in noi quei valori di Verità, Rettitudine, Pace, Amore e Non Violenza.
Parole ed insegnamenti che restano attuali con il passare degli anni, quasi a dire che un certo “modus vivendi” è il baluardo che ci permette di affrontare, nel modo migliore, tutto ciò che accade al di fuori dell’uscio del nostro animo.
Il rapporto con Dio e con la preghiera è uno degli aspetti più appaganti per chi ha Sai Baba nel cuore. Già, il cuore… Il Maestro ha detto che rivolgersi al Signore, o meditare su di esso, non può essere solo un esercizio verbale. Tutto ciò ha valore se si riesce a “dare voce” a pensieri e sentimenti che nascono dal profondo del cuore. «Le persone devono pregare Dio per Amore di Dio e non per piccoli favori o benefici materiali – ebbe a dire - le persone devono cercare il Divino interiormente, non negli oggetti esterni. I devoti devono sforzarsi di trasformare i loro cuori e le loro menti in modo da abbandonare completamente il loro attaccamento agli oggetti mondani e immergersi in Dio. Dio apprezza i vostri sentimenti e non le vostre prestazioni fisiche. Fate in modo che il Nome del Signore sia il pungolo per controllare la mente che tende a comportarsi come un elefante in preda al panico».
Facile immaginare che rispettare alla lettera queste indicazioni sia un “grande regalo” per Sai Baba. Oggi che si ricorda la sua nascita, potremmo iniziare a “confezionarlo” per davvero.