E così, passo dopo passo, segno del tempo che scorre inesorabile,
sembra ieri che stavamo festeggiando Natale ed Anno Nuovo che ci troviamo già a Pasqua.
Il ritmo incessante della vita, e quell’elenco delle cose da fare che non si esaurisce mai, appartiene ormai alla nostra quotidianità. Un ritmo tale che nemmeno ci accorgiamo delle opportunità offerte dal tempo, la risorsa più preziosa che abbiamo ma del quale stiamo dimenticando il valore.
Siamo talmente intenti a voler affrontare ogni cosa, anche quelle che oggettivamente, non sono poi così fondamentali, per evitare ogni potenziale situazione di disagio, che in quel famoso elenco di cui sopra non c’è spazio per altro.
Adesso però, arriva Pasqua, la ricorrenza della Resurrezione, ovvero del “ritornare alla vita”.
Se per un solo secondo mettiamo da parte il significato religioso della festività, è facile rendersi conto di come questi giorni rappresentino, nell’oceano dell’anno, quell’isola felice alla quale attraccare per, appunto, pensare in modo un po’ diverso alla nostra quotidianità. Il miglior auguri possibile è proprio questo: attraccate tutti voi nell’isola felice della Pasqua, per fare un “bel respirone”, dedicando il Tempo (l’iniziale maiuscola non è errore grammaticale ma si riferisce al valore di cui sopra…) al riposo, alla meditazione e alla condivisione di tutto ciò con quelle persone arricchiscono la vostra vita.
A patto che, una volta lasciata l’isola felice, il ricordo dei momenti lieti sia così forte che diventino la buona abitudine quotidiana.