È sempre bello ritrovarsi con volti e cuori amici e celebrare ricorrenze che, alle latitudini indiane e non solo,
riportano ai piani alti i concetti della luce, della rinascita e della prosperità. Di quella volontà di far emergere, dal nostro interno, la leva su cui fare forza per fiorire ed essere soddisfatti del cammino di crescita e condividerlo in una quotidianità che va facendosi complessa.
Celebrare il giorno di Diwali è, soprattutto, dare il giusto significato a valori imprescindibili, se l’obiettivo è quello di alzare il livello della nostra consapevolezza. Simbolicamente si festeggia il ritorno della Luce nella sua casa di origine (noi stessi, il nostro corpo), dopo aver sconfitto tutte le cattive tendenze (desiderio, rabbia, avidità, attaccamento, ego, gelosia).
Sai Baba ci ha invitato spesso ad “accendere la lampada” del nostro cuore anche per “avvolgere di luce” chi ci sia accanto.
Prima però, occorre osservarsi e con sincerità guardare alla nostra coerenza tra pensieri, parole e azioni e all’effettiva volontà di essere una persona rispettosa dei valori e delle persone. Se stiamo percorrendo la strada della rettitudine e della consapevolezza. Se il concetto di responsabilità non è un peso ma è uno sprone.
Poggiando sulla base resa ben solida da queste convinzioni, sarà bello, come detto, entrare nel mondo, altrettanto gratificante, della condivisione e dell’altruismo, accorgendoci di quanto sia appagante trascorrere il nostro tempo con chi a questo stesso tempo riconosce lo stesso valore.
Diwali è il giorno in cui la vita, da qualsiasi prospettiva la si voglia vedere, è fonte inesauribile di luce.
Perché tutto nasce da un quotidiano, proficuo ed intimo momento di riflessione e osservazione di sè. E tutto procede perché è bello condividere col mondo ogni battito del nostro lucente cuore...
“Possa lo spirito dell’alba, lo spirito della Luce Infinita, rimanere con noi, saturando le nostre anime della Coscienza Infinita, e possa la Sua gloria discendere in noi. Possa la Sua presenza essere percepita sull’altare di ogni coscienza. Possa essere con noi la gloria dell’Infinito.”
Paramahansa Yogananda