Ogni volta che ci si avvicina ad una ricorrenza, ad un giorno di festa è bene non restare “in superficie”. Meglio andare nell’intimo profondo delle origini della stessa.
Perché spesso e volentieri ci si trova di fronte all’opportunità di trarre beneficio, rendendo così più intensa e ricca di significato la nostra quotidianità.
La grande notte di Maha Shivaratri, che si celebra oggi, martedì 1 marzo, è uno dei più chiari esempi del concetto appena espresso.
Il cammino da compiere, andando alla ricerca di tutto ciò attorno al quale è “avvolta” questa celebrazione, è lungo ma, attenzione, per nulla tortuoso.
Al contrario, passo dopo passo ci si renderà conto che si va in direzione di uno stile di vita che è ambito da sempre più persone.
La grande notte di Shiva è la porta che si apre per liberare la mente, oppressa quotidianamente da situazioni che allontanano da quell’equilibrio necessario per poter, alla fine, respirare a fondo senza tensioni e, quindi, con lucidità e serenità.
Maha Shivaratri, secondo la tradizione, è la notte in cui il Dio Shiva bevve il veleno halahala che minacciava l’intero universo. Di fronte all’insopportabile calore di questo veleno, Shiva ottenne l’aiuto del Gange che fece scorrere in lui le sue acque. Ma ciò non bastò. Gli Dei e i Saggi, allora, gli posero sulla testa la Luna. Shiva potè iniziare la danza cosmica e salvò l’Universo.
In realtà, ogni mese trascorre seguendo le fasi lunari, ed ogni mese ha la notte di Luna Nuova e quella di Luna Piena.
In questa specifica notte che giunge quando l’Inverno volge al termine annunciando la Primavera, il Maha Shivaratri è celebrato nella notte che è la migliore occasione per dare un buon auspicio. Dalle 3.16 di martedì, sino alla 1.00 di mercoledì 2, quindi, l’impegno di ciascuno dev’essere quello di “fermare la mente”, distaccandosi dai desideri, dai capricci. Meditando su Shiva ognuno può prepararsi, proprio come succederà alla Luna, ad aggiungere una frazione al giorno per arrivare alla pienezza del corpo e dello spirito.
Il Maha Shivaratri è, quindi, l’inizio di un percorso che proseguirà poi anche nei mesi a venire. Perchè, la mente umana somiglia molto alla Luna e alle sue fasi.
Ritrovarsi, con impegno e costanza, a riflettere e a meditare sul significato che ciascuno vuol dare alla propria vita è il modo migliore per evitare che il Maha Shivaratri diventi una di quelle occasioni per cui vale la pena impegnarsi quel giorno e nulla più.
Motus ha fatto dell’impegno e della costanza una delle sue principali prerogative. Motus è la porta che si apre, ogni giorno, per chi pensa che vivere in serenità e in pienezza, è una strada che va percorsa.
Buon Maha Shivaratri a tutti