Gli astronomi sono concordi nell’affermare che la luna piena di febbraio offrirà uno spettacolo suggestivo, data la sua particolare lucentezza,
a chi alzerà gli occhi al cielo per ammirarne lo splendore.
Vien da crederci, se pensiamo che da qualche giorno ormai, non c’è traccia di nuvole negli affascinanti cieli stellati di fine gennaio ed inizio febbraio.
Tutti pronti, quindi, a restare a bocca aperta al cospetto della “Snow Moon” come viene chiamata dagli Indiani d’America, riferendo la Luna Piena di febbraio al periodo delle abbondanti nevicate invernali.
Nelle tante definizioni mutuate dalla tradizione c’è anche quella dei Cherokee che erano soliti chiamare la Luna Piena di stasera “Luna Ossea”: il periodo della neve e del ghiaccio impediva d trovare adeguato approvvigionamento di cibo e, attorno al fuoco, la tribù cucinava zuppa di ossa e di midollo pur di nutrirsi.
Nel momento di massimo bisogno, Madre Terra sapeva comunque garantire prezioso supporto ai bisogni dell’uomo. Non dimentichiamolo mai, anche oggi. Nei momenti più complicati, ringraziare Madre Terra ci rafforza e, allo stesso tempo, ci rasserena nella certezza che su quell’aiuto così prezioso noi potremo sempre contarci. Con consapevolezza, gratitudine ed amorevole gentilezza, quindi, non dimentichiamoci mai di dire “Grazie” a chi rende meno complicata quella matassa da sbrogliare che è, oggi, la vita quotidiana. È la nostra quotidiana abitudine. Con costanza, con animo sereno e forti nelle intenzioni, abbiamo imparato a capire con quali “ingredienti” cucinare la zuppa che ci dà nutrimento. Siamo ben lieti di rendervene parte.