È la giornata della filosofia, ci dedichiamo 24 ore?
Una giornata intera per riflettere su ciò che, storicamente, induce alla riflessione…
Perdonate il giro di parole, inevitabile nella presentazione della Giornata Mondiale della filosofia.
Un’arte e non una scienza, diceva Arthur Schopenhauer. Di certo, essere filosofi, oggi, impone di prendere le distanze dalla quotidianità, dove si viaggia alla velocità della luce, in tempo reale, presa per mano e trascinata da una vertiginosa serie di informazioni. Non si ha il tempo di capire cosa sta succedendo perché è già giunta l’ora di parlare d’altro...
Celebrare la Giornata Mondiale della filosofia, allora, può diventare l’occasione per mettere in “off” ogni interruttore, ogni pulsante, ogni tasto… L’occasione per “fermare il mondo e scendere” come diceva simpaticamente uno degli slogan pubblicitari più famosi degli anni Ottanta.
Quanti sono i momenti della vita che affrontiamo con filosofia e non, invece, con foga e rabbia? O, meglio, la filosofia è una valida ed efficace alternativa agli impetuosi atteggiamenti “suggeriti” da tutto ciò che ci circonda?
Diamoci tutti questo compito da svolgere… Ventiquattro ore di tempo per darsi delle risposte e capire che piega dare alla nostra quotidianità. Ventiquattro ore da vivere in totale empatia con il proprio cuore e la propria mente, con la sola compagnia di note musicali che riempiono il vuoto se ne sentiamo la necessità. Ce la faremo? Non provarci, almeno, sarebbe un peccato…
E buona giornata della filosofia a tutti.
