Quella stretta di mano, quell’abbraccio, quella parola detta, quel silenzio riempito da uno sguardo che vale più di ogni suono.
I confini dell’amicizia, la vera amicizia, non possono essere definiti. Fors’anche perché è un sentimento che nasce e si coltiva con stati d’animo indefiniti.
L’indimenticato campione di pugilato Muhammad Alì, disse che: «L'amicizia è la cosa più difficile al mondo da spiegare. Non è qualcosa che si impara a scuola. Ma se non hai imparato il significato dell'amicizia, non hai davvero imparato niente».
Ma come rendersi conto d’aver realmente capito cosa significa “amicizia”? Un altro grande protagonista della storia, Charlie Chaplin, scrisse che: «Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un'ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla».
Par quindi di capire che, per avere e dare amicizia, ci vogliono persone speciali con le quali condividere momenti appaganti di crescita interiore. Amicizia è quel sentimento che viene seminato e coltivato ogni giorno.
Consapevoli però che l’equazione “io do amicizia per riceverla” non può essere risolta. Non si può essere amici per convenienza o per averne un riscontro.
Sai Baba disse: «Fate in modo che tutti siano felici senza aspettarvi nulla in cambio». Pensandoci bene, questa è una delle più belle forme d’amicizia. Una di quelle che noi preferiamo. Chi varca la soglia di Motus trova un terreno fertile per coltivare amicizia e anche i bambini del camp estivo Colibrì l'hanno sperimentato. Cerchiamo dunque di rendere importante e gratificante ogni minuto trascorso insieme.
Ecco perché oggi, ultima domenica di luglio, giornata internazionale dell’amicizia sin dal 2011, abbracciamo idealmente tutti coloro che ci permettono di essere loro amici. Non occorre fare promesse, perché condivisione, rispetto, altruismo,e tutto ciò che fortifica il rapporto, sono e saranno la nostra quotidianità.
