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È il Wesak

È il Wesak

L’attesa è finita. La giornata di lunedì 12 è quella segnata in rosso sul calendario 2025 perché coincide con la celebrazione del Wesak.

È un giorno di festa, e di conciliazione, per tutti coloro che seguono le “Semplici Istruzioni”, le parole ed i pensieri espressi dai Maestri e che, in questo giorno, sono ancora più preziose. Più di valore. Proprio come succede ogni volta che recitiamo la “Grande Invocazione” o ci dedichiamo alla “Meditazione sui Cuori Gemelli”.

Perché è un’occasione speciale?
Celebrare il Wesak è l’occasione di avvicinarsi a vibrazioni di compassione, pace e consapevolezza.
Ogni anno, il giorno del Wesak o Buddha Purnima coincide con la luna piena di maggio, esattamente come accadrà anche stavolta. È il giorno in cui l’energia spirituale raggiunge il suo massimo livello e la connessione con l’energia e gli insegnamenti del Buddha sarà profonda.
È un momento in cui, grazie alla meditazione, si può ricevere questa potente energia. Mai come nel giorno del Wesak la meditazione amplifica la purificazione dei chakra e accentua la pace spirituale interiore.

Perché scegliere di meditare in gruppo?
Meditare in gruppo è, come insegnano i Maestri, la strada migliore per dar forza al senso di unità, appartenenza e partecipazione ad una comunione di ideali e di “Volontà di Fare il Bene”. Allo stesso modo, grazie alla forte connessione creata, è possibile vivere con pienezza una gratificante ed edificante esperienza spirituale. Appagante, intensa, personale ma anche condivisa con Madre Terra e gli Esseri Viventi, facendo fluire energie e benessere a tutti gli Esseri Senzienti.
La meditazione di gruppo potenzia le benedizioni e sostiene il praticante nel canalizzare al meglio il proprio cammino spirituale.

Compassione è anche prendersi cura dell’altro oltre che di sè
Nel mondo, il tema scelto per accentuare ulteriormente il significato spirituale di una ricorrenza così importante, è quello del “prendersi cura”.
Tema quanto mai attuale e che, oltretutto, ci permette di sottolineare nuovamente un altro concetto a noi molto caro: la responsabilità, intesa come la capacità di dare delle risposte a tutto ciò che “fa lievitare” il nostro Essere. O, meglio ancora, il nostro Ben Essere.
In questo senso, fermandoci ad una più attenta riflessione, appare subito evidente come, in questi tempi, ogni gesto compiuto ed ogni parola detta, innesca una serie di reazioni, nel mondo e tra le persone che ci sono attorno, tali da poter cambiarne il senso, se interpretate non come avremmo voluto.
Ecco quindi che prende valore la responsabilità di capire quale direzione far prendere alle nostre parole e ai nostri gesti. In virtù anche del rapporto che, nel tempo, abbiamo costruito passo dopo passo con il nostro Sé e con i Maestri.

La gratitudine non è mai abbastanza
Nel giorno del Wesak, quindi, coltiviamo il seme della compassione con un cuore colmo di gratitudine e due mani pronte ad aiutare il prossimo.

 

E tu sei pronto a vivere questa meravigliosa meditazione ed accogliere le potenti benedizioni del Wesak?


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